Serve, e deve essere fatto, un bando per lo smaltimento dei rifiuti a Roma, città che oggi è “ostaggio di un unico impianto”. A dirlo è il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, il quale ha suggerito alla sindaca Virginia Raggi e al prefetto, di provare a fare un appalto.
Le istituzioni per ora si sono dovute accontentare: lo scorso 27 settembre il Comune ha siglato un accordo per utilizzare la discarica di Malagrotta. Si tratta di un contratto che ha una validità di 18 mesi, ed è stato firmato tra il consorzio Colari, che gestisce gli impianti di Malagrotta, e l’Ama.
La firma sul contratto rappresenta una svolta importante per ripristinare la legalità, soprattutto perché fino ad oggi a Roma non vi era alcun accordo per regolare lo smaltimento rifiuti.
Va riconosciuto però che la normativa è da rivedere, così come è stato prontamente spiegato da Cantone stesso. Il sistema attuale degli appalti prevede una serie di monopoli e patologie: i primi sono favoriti da una ristrettezza delle regole sul posto in cui effettuare lo smaltimento. E la soluzione dove si trova? Cantone suggerisce che non può essere così negativo considerare l’ipotesi di smaltire parte dei rifiuti di Roma a Latina o Frosinone.