Gestione rifiuti Puglia: è scattata l’operazione Black Fire

A partire dal 31 agosto Legambiente Puglia è al lavoro, a Bari, sull’operazione “Black Fire” che ha permesso di arrivare al sequestro di un’azienda per la gestione dei rifiuti. La struttura era dedita alle attività di smaltimento illecito per un totale di diverse migliaia di tonnellate di rifiuti speciali. Erano composti soprattutto da materiale plastico e indifferenziato, raccolto da diversi comuni del capoluogo, e trasportati sul posto. Quest’ultimi erano riversati in zone agricole e in luoghi non autorizzati; qui venivano incendiati andando a contaminare la provincia di Foggia.

Le aree in cui venivano appiccati gli incendi sono quelle dei comuni di Foggia, San Severo, Poggio Imperiale, Apricena, Serracapriola e Carpino.

Come è stato spiegato dal presidente di Legambiente Puglia, la criminalità ambientale è un fenomeno molto diffuso nella provincia di Foggia, che è anche la zona più danneggiata del territorio pugliese. In base ai dati diffusi da Ecomafia di Legambiente, a livello nazionale, Foggia è al quinto posto con un totale di 146 infrazioni accertate. La Puglia, sempre in base al rapporto, è la prima regione d’Italia per arresti legati al ciclo dei rifiuti gestiti in modo illegale. Tutto ciò conferma il lavoro di controllo sul territorio al fine di contrastare l’illegalità in questo settore.