E’ piena emergenza rifiuti in Sicilia, in particolare a Palermo, città che è entrata ufficialmente nel secondo step della raccolta differenziata. Nelle ultime ore, lo spettacolo a cui hanno assistito i cittadini non è stato dei migliori, tra cassonetti bruciati e strade chiuse per le montagne infinite di spazzatura. I vigili del fuoco sono stati chiamati a intervenire in diverse zone della città, proprio per fermare gli incendi che sono stati appiccati. Parliamo, per esempio di via Vincenzo Barone, piazza Magione, Via Messina Marine, via Bronte, via Lincoln e via Castellana.
Davanti a questa situazione, sono intervenute anche le forze dell’ordine, pronte a dare supporto alla squadra della Rap, che ha dovuto forzatamente intervenire con tanto di pala meccanica in zona Noce, per cercare di rimuovere i cumuli che avevano occupato e invaso del tutto la strada, per riaprire la circolazione.
Il triste flop della raccolta differenziata in centro a Palermo
In questo momento di profondo caos in città, tornano sotto esame i dati che descrivono della raccolta differenziata a Palermo. E purtroppo i numeri parlano chiaro, lanciando un messaggio tutt’altro che positivo. Nel 2015 la percentuale era al 7%, ed è raddoppiata in due anni. Ciò significa che siamo ben distanti da quel 60%, che era stato richiesto dalla comunità europea nel 2016.
Come se non bastasse, di recente, sono stati riscontrati guasti agli impianti di Bellolampo, che hanno rallentato la raccolta in città. In base a quanto spiegato dall’Amministrazione, tali stop sarebbero legati al conferimento dei rifiuti speciali nei cassonetti.
Il sindaco Leoluca Orlando, ha tentato così di lanciare l’ennesimo appello ai cittadini, così da sostenere “Palermo differenziata 2”. Purtroppo però i fatti mostrano un altro comportamento: sono stati rimossi cassonetti in alcune zone, nello specifico nel Politeama e nella zona del Massimo. E il risultato è agghiacciante, con spazzatura mai ritirata e soprattutto bagnata dalla pioggia, sul ciglio della strada, fino ad ammucchiarsi.
Come si può pensare alla differenziata quando mancano i bidoni?
E’ impossibile dimenticare quanto accade poi nelle periferie, non coperte dalla differenziata, dove le discariche regnano sovrane. E mentre una parte di Sicilia fa i conti con questo scenario, il presidente della Regione, Nello Musumeci, premia i Comuni che meglio seguono il buon comportamento in tema di rifiuti.
Il modello corretto è quindi premiato per diventare un esempio, e stimolare un sempre maggior numero di persone e amministrazioni, che causano il crollo dell’isola all’ultimo posto, in Italia, per gestione rifiuti.